La PEC diventa europea. Cosa cambierà?

Cos’è la PEC?
PEC è l’acronimo di Posta Elettronica Certificata. E’ nata nel 2003 in Italia, quando è stato introdotto il concetto di innovazione tecnologica nella Pubblica Amministrazione.
Il sistema PEC è regolamentato dall’Agenzia per l’Italia Digitale (AgID) e consente di inviare messaggi di posta elettronica con lo stesso valore legale di una classica raccomandata A/R, garantendo così la prova e l’invio della consegna.
Obbligatoria per enti della Pubblica Amministrazione, imprese individuali e liberi professionisti, fino ad oggi la PEC presentava un limite: poteva essere utilizzata solo in Italia.

Dalla PEC Italiana alla PEC europea, cosa cambierà?
Con l’approvazione a giugno 2022 dello standard ETSI (European Telecommunications Standards Institute) l’attuale servizio PEC consentirà a cittadini e imprese degli stati membri di comunicare con pieno valore legale e in modo sicuro, rendendo, di fatto, la Posta Elettronica Certificata valida in tutta Europa.
La PEC italiana diventa quindi PEC europea, un sistema di recapito qualificato utilizzabile a livello europeo per lo scambio sicuro di comunicazioni elettroniche dotate di valore probatorio.
Gli elementi innovativi rispetto alla PEC che oggi utilizziamo, riguardano l’identificazione certa dei soggetti che partecipano alla trasmissione dei messaggi tramite meccanismi di autenticazione affidabili e condivisi e standard di sicurezza rafforzati per il servizio PEC, con l’adozione di aggiuntivi livelli di controllo e autorizzazioni specifiche per l’accesso e la gestione del servizio.

La nostra PEC sta conquistando l’Europa, un orgoglio per un servizio 100% made in Italy, che diventerà uno strumento di comunicazione semplice ed efficiente in grado di concedere sicurezza e garanzia legale all’interno del sistema di comunicazione comunitario.

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